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Conflicts, Democracy, Culture and Identity: Me, Myself and We – Torino & Collegno (Italia / Italy) 2013

Questo scambio giovanile – che ha coinvolto partner di diversi paesi che hanno vissuto o stanno vivendo conflitti e tensioni reciproche – è stato basato principalmente a Collegno ( Italia ), una cittadina nei pressi di Torino , dove è attivo un laboratorio-museo per la Pace . La struttura è promossa dal Comune di Collegno e gestita da diverse associazioni locali e si propone di educare i giovani e la popolazione in generale ad un approccio positivo ai conflitti e di promuovere metodologie finalizzate alla loro accettazione o la risoluzione , in particolare quelle offerti da peace-researchers internazionali come come Johan Galtung, promotore della cosiddetta ” metodologia di trasformazione dei conflitti – Trascend ” . Durante le attività i giovani partecipanti hanno direttamente sperimentato diverse metodologie di risoluzione dei conflitti e hanno riflettuto sulla loro possibile ( o impossibile … ), applicazione pratica e sulla consapevolezza della loro superamento tramite la possibilità offerta da una cittadinanza e da una identità europee. Allo stesso tempo, i partecipanti sono stati introdotti alla cittadinanza attiva e alle metodologie non-violente attraverso azioni creative.

This youth exchange – which involved partners from different countries that have experienced or are experiencing conflicts and reciprocal tensions – was based primarily in Collegno (Italy), a small town near Torino where a Lab-museum for Peace is active. This facility is promoted by the Municipality of Collegno and managed by different local associations and aims to educate young people and the general population to a positive approach to conflict and promote methodologies aiming to their acceptance or resolution, in particular those offered by international peace researchers such as Johan Galtung promoter of the so-called “conflict transformation-Trascend methodology”. During the activities the young participants directly experienced different methodologies for conflict resolution and reflected on their possible (or impossible…) practical application and the awareness of their overcoming with the possibility offered by a European Citizenship and a European Identity. At the same time, participants have been introduced to active citizenship and non-violent methods through creative methodologies.

 

 

 

Homemade Home – Brežice (Slovenia) 2013

Questo scambio multilaterale è stato ospitato presso il Centro Giovani di Brežice (http://www.mc-brezice.si/), località slovena situata a una trentina di chilometri da Zagabria. Durante lo scambio i 40 giovani provenienti dalle 8 nazioni partecipanti hanno avuto modo di fare esperienza e approfondire varie tecniche di espressione nel campo delle arti e dei media (pittura, disegno, fotografia, teatro, scrittura creativa e musica) per poi presentare al pubblico i risultati delle attività con uno spettacolo finale sul tema de “La casa”, filo conduttore di tutte le attività.

This multilateral youth exchange was housed at the Youth Centre Brežice (http://www.mc-brezice.si/), Slovenian municipality located about thirty kilometers from Zagreb. During the exchange, 40 young people from 8 participant countries had the opportunity to experience and explore various techniques of expression in the fields of arts and media (painting, drawing, photography, theater, creative writing and music) and then show to the public the results of activities through a final performance on the theme “The house”, subject of all the activities.

Let’s open our minds to Europe Stuttgart (Germany) 2007

Questo corso di formazione tenutosi a Stoccarda (D) nel 2007 mirava a:

  • Promuovere spazio di riflessione sul concetto di cittadinanza europea e le possibilità di integrarlo negli interventi a favore dei giovani a livello locale ed internazionale
  • Condividere le diverse realtà della gioventù, del lavoro locale con i giovani e delle politiche giovanili nei Paesi partecipanti
  • Riflettere sull’apprendimento interculturale come strumento importante per il lavoro con i giovani
  • Condividere e discutere idee, valori e visioni sull’Europa
  • Aumentare la comprensione e la motivazione per sostenere la partecipazione giovanile a livello locale
  • Esplorare il concetto di cittadinanza europea, le sue prospettive e le sfide
  • Cercare diversi modi di attuazione della dimensione di cittadinanza europea nelle organizzazioni giovanili e nell lavoro con i giovani
  • Presentare le informazioni e le opportunità proposta dal programma Gioventù in Azione
  • Sviluppare partnership e progetti comuni, dopo il corso di formazione

I formatori erano Bettina Schaefer dello StadtJugendRing di Stoccarda, Darko Markovic di Hajde Da! Belgrado, Stephan ed Enrico Da Via’ da parte di EquaMente Torino

 

This training course held in Stuttgart (D) in 2007 aimed to:

  • Promote space for reflection on the concept of European citizenship and possibilities to integrate it in local and international youth work
  • Share realities of youth, local youth work and youth policy in participants’ countries
  • Reflect on intercultural learning as important tool for youth work
  • Share and discuss ideas, values and visions of Europe
  • Increase understanding and motivation to support youth participation at local level
  • Explore the concept of European citizenship, its perspectives and challenges
  • Look for different ways of implementing European citizenship dimension in youth organizations and youth work
  • Present information and opportunities given by the Youth in Action programme
  • Foster partnerships and development of joint projects after the training course

Trainers were Bettina Schaefer from StadtJugendRing Stuttgart, Darko Markovic from Hajde Da! Belgrade, Stephan and Enrico Da Via’ da parte di EquaMente Torino

Muruamaya (Bolivia) 2003-2008

Dal 2003 cominciò a delinearsi la prospettiva dell’iniziativa di solidarietà a favore di Muruamaya, una piccola comunità sperduta sull’immenso altipiano boliviano, iniziativa conclusasi nel 2008. EquaMente, insieme alla Cooperativa Sociale I.So.La., sono state vicine a queste realtà in tutto questo periodo, con le loro iniziative di sensibilizzazione, hanno contribuito significativamente a concretizzare la realizzazione di diversi e numerosi obiettivi inclusi nel progetto. Fino a questo momento con i contributi che sono pervenuti all’associazione gli interventi si sono estesi a ben sette Comunità: Muruamaya, Sangramaya, Villa Arridendo, Canaviri, Chacoma, Pan de Azucar, Callisaya.

 Con la partecipazione attiva dei comunarios, dalle scelte collettive alla manodopera, locali sono state edificate 7 scuolette per la scuola primaria in ogni comunità citata, si è realizzato l’ampliamento della scuola professionale rurale per adolescenti e adulti (“Centro CEALEC” di Muruamaya) e la costruzione di tre Laboratori professionali a Chacoma sul modello del Centro di Muruamaya. Scuola e lavoro hanno visto fiorire tre microimprese gestite dalle donne (una trentina) che si occupano della lavorazione della lana di alpaca, realizzando delle mantillas e dei copriletto tessuti con lana naturale o tinta, secondo le tradizioni ancestrali, con vegetali dell’altipiano. Inoltre si producono confezioni sartoriali: grembiuli, tute da lavoro, polleras (gonne tradizionali) per la distribuzione locale.

Un altro gruppo di donne e uomini hanno appreso la lavorazione dei latticini (yogurt e formaggi) che vendono nei mercati delle città più vicine (Viacha, El Alto e in qualche caso perfino a La Paz). L’idea di produrre vegetali in serre ha avuto successo, attualmente sono state costruite 10 serre che impiegano ciascuna 10 comunarios . Si coltivano verdure (cipolle,aglio, insalata, carote ecc.) e fragole, ma anche piantine per la riforestazione (sono stati prodotti 10.000 cipressi) e, per la prima volta sull’altipiano, sementi certificate.

In una zona dove sgorga naturalmente l’acqua (rara sull’altipiano, notoriamente arido in superficie), grazie all’ingegno ed alla laboriosità di quelle popolazioni, dietro un nostro suggerimento di creare delle pozze per allevare delle trote, sono state ricavate tre pozze comunicanti dove attualmente si allevano trote per il consumo locale.

 In alcune zone, come ad esempio a Sangramaya, l’ intervento ha portato alla sensibilizzazione delle Autorità del Comune di Viacha che hanno disposto l’elettrificazione del piccolo nucleo, che ora può usufruire dell’energia elettrica.

Il consorzio delle Comunità con la nostra segnalazione ha poi ottenuto la creazione a Viacha di un ambulatorio dentistico che eroga un servizio per la prevenzione e le cure dentali di base. Tutte le attività sono state condotte in collaborazione con FIDAPA e con il sostegno della Città di Torino – Settore Cooperazione Internazionale e Pace

 

From 2003 began to take shape the prospect for an initiative of solidarity in favor of Muruamaya, a small community lost on the immense plateau of Bolivia; the initiative ended in 2008 . EquaMente, together with the Cooperative I.So.La., has been close to this community throughout those 5 years, with awareness-raising initiatives which have contributed significantly to finish the construction of numerous different facilities included in the project. Up to this point, with the different contributions received by the association, the initiative expanded to seven rural Communities: Muruamaya , Sangramaya , Villa Arridendo , Canaviri , Chacoma , Pan de Azucar , Callisaya .

With the active participation of comunarios and with collective choices of intervention supported by collective labor, 7 local small facilities were built – all of them intended for primary school – one per each over mentioned community, realizing the widening of  rural vocational schools for adolescents and adults (” Center CEALEC ” of Muruamaya ) and the construction of three workshops on the model of the professional training “Chacoma Center” in Muruamaya. Schooling and working together have then produced the opening of three micro-enterprises run by women ( thirty of them) working alpaca wool, mantillas and bedspreads made ​​of woven wool with natural or dyed colors, according to ancestral traditions, using plants growing on the plateau. In addition, they produce several more tailored packages: aprons , overalls, polleras ( traditional skirts ) for local distribution .

Another group of women and men have learned manufacturing dairy products (yogurt and cheese) now soldl in the markets of the closest cities ( Viacha , El Alto and in some cases even in La Paz ) . The idea of ​​producing plants in greenhouses proved to be successful and currently 10 greenhouses were constructed employing each one 10 comunarios . They grow vegetables (onions , garlic , lettuce, carrots , etc. . ) and strawberries, as well as seedlings for reforestation ( 10,000 cypress trees were produced ) and, for the first time on the plateau , certified seeds.

In an area where water flows naturally ( rare on the plateau , known to be very dry on its surface) , thanks to the industriousness of the people who followed our advices , you now find three communicating pools where trout are raised for local consumption .

In some other areas , such as in Sangramaya , the intervention has led to the awareness raising of the authorities of the City of Viacha who realized the electrification of this small village , which can now take advantage of electrical power.

The consortium of the Communities , following our reports, has then got  a dentist service facility who provides basic prevention and treatment of dental diseases. The whole initaitive was realized in collaboration with FIDAPA and City of Torino – Peace and International Cooperation Sector

 

Ringraziamento da Muruamaya

 

Qui è possibile vedere un video relativo all’inizio dell’intervento / Here you can watch a video realized at the beginning of the intervention

Qui è possibile scaricare la relazione finale del progetto (in spagnolo) / Here you can download the project’s final report (Spanish only)

Recycled Theatre Kragujevac (Serbia) 2012

“Recycled theatre” è stato un progetto realizzato a Kragujevac (SRB) nel 2012, che, chiedendo la partecipazione dei giovani, ha sottolineato e contribuito al miglioramento delle condizioni di gruppi di anziani disoccupati e rifugiati/sfollati di lungo periodo che vivono a Kragujevac , realizzando attività in linea con l’Anno europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra le Generazioni. Il gruppo di partecipanti (40 persone) ha lavorato per 8 giorni – con metodologie teatrali – a collaborare nella realizzazione, con materiali di recupero raccolti e donati da fabbriche locali, di uno spazio-teatro all’aperto in un parco pubblico ora gestito da un gruppo di (adulti) disoccupati di lunga durata seguiti dal Centro per il Lavoro Sociale di Kragujevac. Questo spazio-teatro all’aperto è stato realizzato insieme a loro, raccogliendo materiali riciclati che le fabbriche di Kragujevac di solito gettano via (plastiche, metalli, legni e pietre) e ridivenuti utili nella nuova posizione scelta nel parco. Allo stesso tempo il gruppo, durante lo scambio e dopo la preparazione, ha realizzato un breve spettacolo teatrale nel Centro Collettivo per Rifugiati e Sfollati, al fine di coinvolgerli nelle attività. Una performance finale aperta al pubblico e alle Autorità locali si è tenuta per inaugurare il nuovo teatro all’aperto che è stato donato al gruppo di anziani disoccupati per la sua futura gestione. Questo progetto è stato promosso da KG Youth Sector (Kragujevac – Serbia) come capofila e organizzazione ospitante, insieme ad EquaMente (Torino – Italia), Desnek (Breza – Bosnia ed Erzegovina), Vija (Vilnius – Lituania), il Forum dei Giovani EYE (Struga – FYROM), il Centro per l’Educazione Europea EEC (Zagabria – Croazia), YPCSD (Bucarest – Romania) e KUD PLAC (Metlika – Slovenia), come organizzazioni di invio.

“Recycled theatre” was a project to be realized in Kragujevac (SRB) in 2012 which, asking for youth participation, underlined and help improving the conditions of groups of elders long-term unemployed and refugees/displaced persons living in Kragujevac, realizing activities in line with the European Year for Active Ageing and Solidarity between Generations. The participants’ groups (40 persons, including group leaders) worked for 8 days – using theatre methodologies – to collaborate in realizing, with recycled materials collected from and donated by local factories, an open air theatre space in a public park now managed by a group of (elder adults) long-term unemployed supported by the Kragujevac Centre for Social Work. This open theatre space was realized together with them, collecting recycled materials that the factories in Kragujevac throw away (plastics, metals, woods and stones) and making them fit to the new chosen location in the park. At the same time the group, during the exchange and after a preparation at home, realized a short theatre show in the collective centre for refugees and displaced persons, in order to involve them, too. A final performance open to public and to Local Authorites was held to inaugurate the new open air theatre which has been be donated to the group of elder unemployed for its further management. This project is promoted by KG Youth Sector (Kragujevac – Serbia) as applicant and hosting organization together with EquaMente (Torino – Italy), Desnek (Breza – Bosnia and Herzegovina), Vija (Vilnius – Lithuania), Youth Forum EYE (Struga – FYROM), European Education Centre – EEC (Zagreb – Croatia), YPCSD (Bucarest – Romania) and KUD PLAC (Metlika – Slovenia) as sending organizations.

Qui potete vedere un video dello scambio / Here you can see a video of the youth exchange

 

Intercultural mobile Kragujevac (Serbia) 2011

INTERCULTURAL MOBILE è stato uno scambio giovanile internazionale di 10 giorni tenutosi a Kragujevac (Serbia) con partecipanti provenienti da Serbia – KGYouthSector – Kragujevac, Italia, Bosnia-Erzegovina – Desnek – Breza, Croazia – Kino Klub – Karlovac, Slovenia – LOM (Ljubljana) e Germania – Culture Goes Europe – Erfurt. Il progetto ha richiesto ai partecipanti di coinvolgersi in una mappatura interculturale del territorio utilizzando il proprio telefono cellulare oppure video (o foto) telecamere e quindi collegando i loro punti di vista, raccolti in tal modo, in un paio di originali prodotti media (video e sito web) grazie ad un seminario specifico tenuto con il supporto di esperti locali. Questo tipo di progetto è un modo per scoprire il territorio, per condividere le proprie opinioni su di esso e per tracciare e proporre un proprio percorso attraverso i luoghi, richiamando l’attenzione su ciò che si considera importante e sottolineando particolari di cui forse anche i residenti non si accorgono. L’iniziativa può in questo modo contribuire alla sensibilizzazione all’inclusione sociale, alla partecipazione dei giovani, all’apprendimento interculturale e aumentare il senso di cittadinanza europea, scoprendo un luogo che poi apparterrà idealmente ad ogni straniero partecipante così come ai residenti, che otterranno una migliore immagine e completa della propria città. Il progetto si prese cura di coinvolgere soprattutto i giovani socialmente emarginati anche aumentando la loro conoscenza del luogo in cui vivono.

INTERCULTURAL MOBILE has been a 10 days youth exchange held in Kragujevac (Serbia) withparticipants from Serbia – KGYouthSector – Kragujevac), Italy, Bosnia-Herzegovina – Desnek – Breza, Croatia – Kino Klub – Karlovac, Slovenia (LOM Ljubljana) and Germany – Culture Goes Europe – Erfurt. The project asked the participants to get involved into an intercultural mapping of the territory using their own mobile phones as video (or photo) cameras and then connecting their point of views, collected in such a way, into a couple of original final media products (video and website) thanks to a specific common workshop with the support of local experts. This kind of project is a way to discover the territory, to share your own opinions about it and to trace and propose your own path through the place, raising attention on what you consider important and underlining particulars that maybe even residents didn’t notice before. The initiative can in this way contribute to social awareness and inclusion, youth participation, intercultural learning and increased European citizenship by discovering a place which then after will belong to every foreign participant, as well as to locals, who’ll get a better and complete image of their own town. The took care of involving especially socially marginalized youngsters, too, increasing their knowledge about the place they live.

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New Graffiti Age II Kragujevac (Serbia) 2007

Il progetto “New Age Graffiti I” diede la possibilità ai giovani provenienti da Serbia, Bosnia-Erzegovina, Italia, Germania e Francia di incontrarsi e realizzare insieme un progetto di street-art e diversi spettacoli aperti al pubblico, “New Age Graffiti II” – con la stessa struttura di base – venne concepito come il follow-up di quell’esperienza, trasferita a Kragujevac (Serbia), con l’obiettivo principale di realizzare il nuovo record mondiale di writing su tessuto con tema anti-razzista. Durante lo scambio sono state organizzate anche attività di danza hip-hop e serate interculturali. I partner del progetto sono stati l’organizzazione KGYouthSector di Kragujevac – Serbia , il Centro Giovani Desnek di Breza – Bosnia-Erzegovina, Artistik Street di Strasburgo – Francia, Rap-present di Stoccarda – Germania  e l’Unione degli Studenti SSU di Zagabria – Croazia. Il progetto è stato co-finanziato dal programma GIOVENTU‘ della Commissione Europea

The project “New Graffiti Age I” gave the possibility to young people from Serbia, Bosnia-Herzegovina, Italy, Germany and France to meet and realize together a street-art graffiti project and several performances. The “New Graffiti Age II” project – with the same basic structure – was conceived as the follow-up of that experience and moved to Kragujevac (Serbia), with the main aim of realizing the new world record of graffiti writing on fabric with anti-racism theme. During the youth exchange were also organized activities of hip-hop and intercultural evenings. Partners of the project were the organization KGYouthSector from Kragujevac – Serbia , Youth Centre Desnek from Breza – Bosnia and Herzegovina, Artistik Street from Strasbourg – France, Rap-present from Stuttgart – Germany and the Student Union SSU from Zagreb – Croatia. The project was co-financed by the YOUTH program of the European Commission

 

 

Qui potete vedere il video sull’intero lavoro di writing su tela realizzato durante lo scambio / Here you can see a video about the whole writing on canvas realized during the youth exchange

 

Discovering the other side of youth Torino (Italy) 2008

“Discovering the other side of youth” è stato un progetto che mirava a coinvolgere giovani provenienti da Italia, Polonia (Alternatiwa BMX di Lodz), Olanda (Stitching Paws Netherlands di Amsterdam), Spagna (Asociacion Nacional de Parkour Valencia ) in un rapporto positivo con i loro territori e con i cittadini. L’interazione è stata possibile attraverso diverse attività di strada come il Parkour. I partecipanti hanno dimostrato per i nove giorni dello scambio internazionale ciò che sanno di questa disciplina e hanno imparato nuovi stili. Sono stati coinvolti nell’organizzazione di un evento finale durante l’ultimo giorno, aperto al pubblico e come protagonisti hanno spiegato alla cittadinanza che cosa vuol dire essere un traceur/traceuse. Si è riflettuto sugli stereotipi e I pregiudizi che sono presenti in ogni cultura, discutendone con tutto il gruppo e I partecipanti stranieri sono stati guidati dal gruppo ospitante per la città di Torino.

“Discovering the other side of youth” was a project aiming to involve young people from Italy, Poland (Alternatiwa BMX from Lodz ), Holland (Stitching Paws Netherlands from Amsterdam), Spain (Asociacion Nacional de Parkour from Valencia) in a positive relationship with their territories and citizens. The interaction was possible through different street activities, such as parkour. The participants performed and exchange for nine days what they know in these discipline and they learned new styles. They were involved in the organization of a final event during the last day, open to public, and as protagonists they explained to the citizenship what does it mean to be a traceurs/traceuse. They reflected about the stereotypes and prejudices that are present in each culture and discussed about it with the whole group and had a look through the city of Turin with the guide of the Italian participants.

Once upon a time Struga (FYROM – Macedonia) 2007

“C’era una volta” è stato scambio giovanile sul tema delle fiabe, quello che dicono di noi in quanto esseri umani e quali dei nostri bisogni, valori, abitudini, stereotipi e simboli vi sono incorporati. Le fiabe sono state utilizzate come mezzo per la comprensione di un comune patrimonio culturale e strumento per esplorare il nostro passato e presente con magia e in un quadro di sicurezza. Abbiamo voluto scoprire ciò che i giovani sentivano come vero e avevano da raccontare sull’Europa, i rapporti tra i suoi cittadini e i suoi più importanti avvenimenti storici: le fiabe hanno svolto in questo modo un ruolo di specchio della vita reale e di loro stessi. Il progetto si è proposto come obiettivi lo sviluppo delle conoscenze dei partecipanti sul patrimonio culturale europeo e la sensibilizzazione sugli stereotipi e l’esplorazione del legame tra gli stereotipi e i pregiudizi indicati nelle favole con quelli nel mondo reale. Le metodologie di lavoro durante lo scambio sono state: workshop di progettazione (improvvisazione, storytelling, costumi e trucco) discussioni ed escursioni sul campo. Le organizzazioni coinvolte sono state: il Forum Giovanile EYE di Struga – FYROM-Macedonia, il Centro per le Arti Interattive “In Stage Organization” di Belgrado – Serbia e il Maatschappelijke Jongeren Actie – MJA di Bruxelles – Belgio.

“Once Upon a Time” was a youth exchange about fairy tales, what they say about us as human beings and what our needs, values, habits, stereotypes and symbols are incorporated in them. Fairy tales have been used as a means of understanding of a common cultural heritage and a tool to explore our past and present with magic and in a security framework. We wanted to find out what young people felt like it and had to tell about Europe, the relationships among its citizens and its most important historical events: the fairy tales have played a role in this way of real life mirror between reality and these issues. The project was aimed to the development of knowledge of the participants about the European cultural heritage and intended to raise awareness about stereotypes, exploring the link between stereotypes and prejudices mentioned in fairy tales with those in the real world. Working methods during the exchange were: designed workshops (improvisation, storytelling, costumes and makeup) discussions and field trips. The organizations involved were: the Youth Forum EYE from Struga – Macedonia-FYROM, the Center for the Arts Interactive “In Stage Organization ” from Belgrade – Serbia and Maatschappelijke Jongeren Actie – MJA from Brussels – Belgium.

 

InTraInsition Stuttgart (Germany) 2005

Il progetto “IntraInsition” è stato il seguito dello scambio “Me, myself and we” realizzato l’anno precedente a Tuzla (Bosnia-Erzegovina) sull’identità e la storia. Con questo nuovo scambio si volevano maggiormente approfondire la storia personale dei partecipanti in relazione alle transizioni storiche che l’Europa sta vivendo in questo periodo, in modo particolare il Trattato per una Costituzione Europea, l’allargamento ad est dell’Unione e il coinvolgimento degli Stati del sud-est europeo in questo processo. Dopo le prima due giornate di presentazione personale e di approfondimento delle autobiografie, sono state svolte alcune attività di conoscenza delle strutture europee (Unione Europea, Consiglio d’Europa) tramite giochi e dibattiti. Si sono confrontati diversi punti di vista sui problemi e le prospettive dell’Unione Europea anche tramite un incontro con una esperta dell’associazione ATTAC. Durante una gita a Strasburgo, il gruppo ha visitato la sede del Consiglio d’Europa e ha avuto un incontro con un referente per le politiche giovanili dello stesso Consiglio. Le successive giornate sono state dedicate alla visita interculturale della città di Stoccarda e ad attività di introduzione al teatro di strada e all’improvvisazione teatrale, coordinate da un attore professionista, nelle quali i partecipanti hanno elaborato una breve performance teatrale legata ai temi discussi nei giorni precedenti e rappresentata nella piazza centrale di Stoccarda. Nel corso dello scambio si sono realizzate giornate interculturali che hanno incluso un pranzo con la comunità eritrea a Stoccarda. Partner del progetto sono state le organizzazioni StadtJugendRing Stuttgart, tramite il gruppo locale Goldene Lilie – Germania, l’Associazione Aurora di Bitola – Macedonia-FYROM, il Forum Giovanile di Tuzla (Bosnia-Erzegovina). Il progetto è stato cofinanziato dal programma GIOVENTU’ della Commissione Europea

The project “IntraInsition” was the follow-up of the youth exchange “Me, myself and we” made ​​the previous year in Tuzla (Bosnia and Herzegovina) about identity and history. With this new exchange we wanted to deeper explore the personal history of the participants in relation to the historical transitions that Europe is experiencing at this time, particularly the Treaty for a European Constitution, the eastward enlargement of the European Union and the involvement of South-Eastern Europe in this process. After the first two days of personal presentation and study of the autobiographies, some activities were carried out, in particular the understanding of European structures (European Union, Council of Europe) through games and discussions. Participants compared different points of view on the problems and perspectives of the European Union through a meeting with an expert of the association ATTAC. During a trip to Strasbourg, the group visited the headquarters of the Council of Europe and had a meeting with a representative of the Board for Youth Policies. The following days were dedicated to the visit of the city of Stuttgart and to intercultural activities with an introduction to street theater and theatrical improvisation, coordinated by a professional actor, in which the participants developed a short theatre performance related to the issues discussed in the previous days, then represented in the central square in Stuttgart. During the exchange ​​intercultural days have been proposed, including a lunch with the Eritrean community in Stuttgart. Project partners were the organizations StadtJugendRing Stuttgart through the local group Goldene Lilie – Germany, the Association Aurora from Bitola – Macedonia-FYROM, the Youth Forum from Tuzla (Bosnia and Herzegovina). Project was co-financed by the EU Commission YOUTH programme

Final_show part 1

Final_show part 2

 

Download – Final_show

 

Carovana Torino (Italy) 2005

L’idea chiave di questo progetto nacque dall’esperienza delle cene multi-culturali che normalmente si svolgono durante gli scambi internazionali: lo scambio di cibo rappresenta infatti uno dei primi e spontanei passi nell’incontro fra culture diverse. Obiettivo dello scambio è stato allora la rilettura di questa esperienza secondo un paradigma più prettamente interculturale: un tentativo di passaggio dal mero scambio di elementi tradizionali alla creazione di un nuovo prodotto interculturale, figlio dell’incontro di culture e background differenti. La metafora scelta per rappresentare questo incontro è stata la Carovana: tradizioni, cibi, culture, ritmi, personaggi, spazi e materiali provenienti dai luoghi più disparati che, incontratisi dopo un lungo percorso, giungono a destinazione trasformati dal loro stesso incontro. Un’importante motivazione dello scambio è stata appunto fornire a giovani provenienti da background molto diversi l’opportunità di intraprendere un percorso sulle dinamiche dell’intercultura: un’opportunità quindi di spiazzamento e decentramento rispetto alle proprie culture di appartenenza, opportunità che mirava a sottolineare la differenza tra un approccio multi-culturale ed uno interculturale.  Il progetto Carovana è dunque consistito nella creazione di una performance multi-artistica e interculturale da parte di giovani provenienti da diversi paesi (Italia, Germania, Serbia e Bosnia-Erzegovina). Quattro laboratori (musica, clownerie, scenografia e cucina) hanno contribuito alla creazione di uno spettacolo finale: ogni workshop ha creato un prodotto interculturale prendendo spunto dalle tradizioni dei partecipanti. L’ argomento più importante di Carovana è stato dunque l’apprendimento interculturale e la differenza tra un approccio inter-culturale e uno semplicementee multi-culturale.

Key idea of this project was born from the experience of multi- cultural dinners that would normally take place during the international youth exchanges : the exchange of food is in fact one of the first steps and spontaneous encounter among different cultures. The aim of this exchange was the re-reading of this experience according to a more distinctive intercultural paradigm: an attempt to shift from a mere exchange of traditional elements to the creation of a new cultural product, son of the meeting among different cultures and backgrounds. The metaphor chosen to represent this meeting was the Caravan: traditions , foods , cultures, rhythms , characters, spaces and materials from a variety of locations that, meeting each other after a long journey, arrive at their destination transformed by their encounter itself. An important motivation of the youth exchange was precisely to provide young people from very different backgrounds the opportunity to undertake a journey on the dynamics of  the intercultural learning: an opportunity of de-placement and self-decentralization in comparison to their cultures of origin, which aimed to highlight the difference between a multi -cultural and an inter-cultural approach. Carovana consisted in the creation of a multi-artistic and intercultural performance by young people from different countries (Italy, Germany, Serbia and Bosnia&Herzegovina). Four workshops (music, clownerie, scenography and cooking) work together in the creation of this show: each workshop creates an intercultural product starting from participants’ background and traditions. Carovana’s most important topic is intercultural learning and the difference between an inter-cultural and a simply multi-cultural approach.

 

New Graffiti Age I Torino (Italy) 2005

New Age Graffiti I è un progetto che è stato realizzato come scambio giovanile internazionale multi-artistico e ha riguardato tutte le espressioni della cultura hip-hop (graffiti-writing, rap, skating, break-dance, dj-ing). I partecipanti sono stati coinvolti in realizzazioni specifiche legate al loro campo di interesse: writing su muri per i writers, break-dance con una serata di spettacolo in città, gli skaters hanno avuto modo di utilizzare uno skatepark, i DJ hanno registrato un brano in uno studio professionale. La dimensione interculturale dello scambio ha permesso ai partecipanti provenienti da Europa occidentale e orientale di condividere le loro competenze e di creare insieme dei prodotti originali relativi alla cultura hip-hop. Il progetto è stato realizzato a Torino e Venaria (I) in collaborazione con StadtJugendRing Stuttgart – Germania, Desnek di Breza – Bosnia-Erzegovina, KGYouthSector di Kragujevac, Serbia, Centre Social et Culturel de l’Elsau di Strasburgo, Francia, con il supporto logistico della Cooperativa Sociale I.So.La. e il patrocino della Città di Torino – Ufficio Scambi Internazionali. Il progetto è stato cofinanziato dal programma GIOVENTU’.

New Graffiti Age I was realized as a multi-artistic exchange regarding all the expressions of the hip-hop culture (graffiti-writing, rapping, skating, break-dancing, DJ-ing). Participants have been involved in specific realizations connected to their field of interest: writers painted several walls, break-dancers and rappers performed one evening in town, skaters went practicing in public through skateparks, DJs recorded one track in a professional studio. The intercultural dimension of the exchange allowed participants from East and West Europe to share their competences and to create together original hip-hop culture related products. The project was held in Turin and Venaria (I) in collaboration with StadtJugendRing Stuttgart – Germany, Desnek from Breza – Bosnia-Herzegovina, KGYouthSector Kragujevac, Serbia, Centre Social et Culturel de l’Elsau Strasbourg, France, with the logistical suport of Cooperativa Sociale I.So.La.  and the patronage of City of Turin – International Exchanges Office.  The project was co-financed by the YOUTH programme.

 

ASCOLTA / LISTEN TO: New Graffiti Rap

 

Girls and Boys Go Abroad Breza (Bosnia and Herzegovina) 2004

L’idea per questo progetto di scambio internazionale è partita da un progetto dell’associazione partner StadtJugendRing Stuttgart dal titolo “Girls-in-space”. Durante questa iniziativa alcune ragazze tedesche si formarono nel settore dei nuovi media, in particolare dell’Internet radio,  e parteciparono con un proprio programma all’esibizione Mädiale di Stoccarda nel 2003. Il gruppo è stato poi successivamente coinvolto, con partner italiani e bosniaci, in uno scambio giovanile internazionale a Breza, in Bosnia-Erzegovina, presso il Centro Giovani “Desnek” recentemente avviato grazie al sostegno di EquaMente e della Cooperativa Sociale I.So.La. . Durante il periodo di scambio è stato realizzato un Forum Giovanile per approfondire alcuni argomenti scelti in comune dai partecipanti al fine di sostenere l’avvio delle attività del Centro Giovani bosniaco. Il progetto è stato realizzato nel quadro dell’iniziativa “Yunge Wege” della Fondazione Robert Bosch.

 

Girls & Boys

 

The idea for this international youth exchange project came from an activity of the partner organization StadtJugendRing Stuttgart  named “Girls-in-space”. During this initiative, some German girls were trained in the area of ​​new media, especially about Internet radio, and took part with their own program to the Mädiale exhibition in Stuttgart, 2003. The group was then involved with Italian and Bosnian partners in an international youth exchange in Breza, Bosnia and Herzegovina, at the Youth Centre “Desnek”, recently opened with support of EquaMente and Social Cooperative I.So.La. . During the exchange a Youth Forum was held to explore some topics jointly selected by the participants in order to support the start-up of the Bosnian Youth Centre. The project was realized in the frame of the Yunge Wege initiative of the Robert Bosch Foundation

Me, Myself and We Tuzla (Bosnia and Herzegovina) 2004

I partecipanti a “Me, myself and we” hanno avuto modo di esplorare brevemente, tramite un lavoro preparatorio di indagine biografica e di ricerca storica in ognuna delle loro quattro nazioni di provenienza, le origini delle loro identità nazionali e culturali. Durante lo scambio internazionale svoltosi a Tuzla (Bosnia-Erzegovina), i partecipanti hanno sviluppato alcuni Internet reports i cui ambiti sono stati scelti attraverso discussioni comuni. Questa ricerca degli ambiti è stata facilitata dalle indagini biografiche già svolte nella propria nazione e, durante lo scambio internazionale, attraverso reciproche interviste tra gli stessi giovani rispetto ai seguenti temi: il tempo libero nella mia nazione, le mie prospettive personali e la mia visione della vita, l’importanza del gruppo di pari (degli amici) e la mia visione dell’Europa. Oltre alle ore impegnate nel lavoro, i partecipanti hanno avuto l’opportunità per passare insieme del tempo libero, anche attraverso una visita a Sarajevo e sviluppare la coscienza delle differenze tra le identità individuali/nazionali e delle loro origini attraverso metodologie di ricerca storico-biografica (interviste). I partecipanti a questo scambio giovanile internazionale hanno avuto modo di sviluppare la coscienza del proprio individuale punto di vista rispetto all’identità nazionale e ai comportamenti che ne risultano, rendendosi conto – lavorando sulla storia della propria e delle altrui nazioni – che gli standards culturali sono legati a processi dinamici e possono cambiare nel tempo a causa anche di influenze esterne. Hanno avuto anche modo di sperimentare un utilizzo creativo dei media attraverso la pubblicazione di file audio su Internet e interventi su fotografie digitali, di imparare ad utilizzare un equipaggiamento da reporter (uso del microfono, del registratore digitale, del mini-disk…) e di paragonare differenti forme di giornalismo politico e non politico e i loro effetti nelle differenti nazioni. Partner del progetto sono state le organizzazioni StadtJugendRing Stuttgart – Germania, l’Associazione Aurora di Bitola – Macedonia-FYROM,  il Forum Giovanile di Tuzla (Bosnia-Erzegovina). Il progetto è stato cofinanziato dal programma GIOVENTU’ della Commissione Europea

Participants in “Me, myself and we” had the opportunity to briefly explore – through preparatory work of investigation and biographical and historical research in each of their four home countries – the origins of their national and cultural identities. During the international youth exchange held in Tuzla (Bosnia and Herzegovina), the participants developed some Internet reports whose subjects were chosen through discussions among them. This research was facilitated by the biographical investigations already carried out in their own respective countries and, during the international exchange, through mutual interviews about the following themes: free time in my country, my perspective and my personal vision of life, the importance of peer group (friends) and my vision for Europe. In addition to the hours spent at work, the participants had the opportunity to spend some free time, including a visit to Sarajevo and develop an awareness of the differences between individual identities/origins through historical-biographical research methods (interviews). The participants in this international youth exchange have been able to develop an awareness of their individual point of view in relation to their own national identity and behaviors,  with the final result – obtained working on the history of their own and others’ nations – that cultural standards are related to dynamic processes and can change over time due also to external influences. They also had the chance to experience a creative use of the media through the publication of audio files on the Internet and work on digital photos, to learn how to use reporters’ equipment (microphone, digital recorder, mini-disk …) and compare different forms of political and non-political journalism  and their effects in different countries. Project partners were the organizations StadtJugendRing Stuttgart – Germany, the Aurora Association from Bitola – Macedonia-FYROM, the Youth Forum from Tuzla (Bosnia and Herzegovina). The project was co-financed by the YOUTH program of the European Commission

Community Soundz Stuttgart (Germany) 2004

“Community Soundz” è un progetto svoltosi a Stoccarda (D) nel Marzo – Aprile 2004 e realizzato da un gruppo autogestito di 6 giovani tra i 18 e i 23 anni che hanno promosso un’attività di raccolta ed elaborazione di suoni accompagnati da un’azione teatrale. I partecipanti hanno inizialmente registrato su supporto digitale (mini-disk) dei suoni che caratterizzano gli ambienti in cui trascorrono la propria vita quotidiana (quartiere, scuola, famiglia, gruppi di amici…), tentando di dare una descrizione quanto più possibile accurata del loro ambiente di vita e mixando il materiale mediante programmi di montaggio sonoro digitale. Con l’ausilio di brevi video e foto, hanno poi realizzato un’azione teatrale a Stoccarda, insieme ad due gruppi di coetanei tedeschi e polacchi. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con StadtJugendRing Stuttgart

“Community Soundz” is a project which took place in Stuttgart (D) in March-April 2004, self-managed by a group of six young people between 18 and 23 years who have promoted a collection and processing of sounds accompanied by action theater. Participants initially recorded on digital format (mini-disk) sounds that characterize the environments in which they spend their daily lives (neighborhood, school, family, friends …), trying to give an accurate description of their environment and mixing the material with a sound editing programs. With the help of short videos and photos, they then realized ​​a theatre action in Stuttgart, together with two groups of peer-of-age from Germany and Poland. The project was held in collaboration with StadtJugendRing Stuttgart